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Innovativa tecnica per rialzo del seno mascellare

Uno studio scientifico su una tecnica innovativa per il rialzo del seno mascellare è stato pubblicato dai Dr Graziano e d’Aquino sull’Indian Journalof Periodontology. Lo studio prevede l’uso di micro innesti di polpa dentaria quale fonte di tessuto per la rigenerazione del tessuto osseo prima della messa in posizione di impianti nell’arcata superiore in presenza di mascellare superiore atrofico. Le tecniche attuali prevedono l’uso di biomateriali sintetici e sostituti di osso di origine animale:la tecnica, che utilizza la tecnologia Rigenera, usa gli stessi tessuti del paziente eliminando così ogni tipo di rischio e accelerando i tempi di recupero.IJSP-Stem

Rivoluzionario studio sul trattamento delle lesioni parodontali

Rivoluzionario studio sul trattamento delle lesioni infraossee mediante micro-innesti di polpa dentaria e collageno condotto dalla Scuola di Parodontologia dell’Università di Torino, diretta dal Prof. M. Aimetti, utilizzando la tecnologia Rigenera messa a punto dai Dott. Graziano e d’Aquino. Lo studio, pubblicato sulle prestigiose riviste Clinical Advance in Periodontology e sull’International Journal of Periodontics and Restorative Dentistry, apre nuove prospettive al trammento della parodontite e parte dagli studi sulle cellule staminali da polpa dentaria condotti negli ultimi dieci anni dai Dottori Graziano e d’Aquino che nel 2007 pubblicarono il primo studio sull’utilizzo di micro-innesti derivati da polpa dentaria per il trattemento di lesioni ossee mandibolari. Partendo da quegli studi fu sviluppato il sistema Rigenera che oggi è stato strumento di questo rivoluzionario approccio alla parodontite, una malattia che colpisce milioni di persone nella sola Italia.

Rigenera su La Prima Pagina quotidiano Online

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Rigenera, tecnologia chirurgica di eccellenza interamente made in Italy

Rigenera, tecnologia chirurgica di eccellenza interamente made in Italy
Di Etcetera Comunicazione • 19 novembre 2013 • Commenti disabilitati

Rigenera_MachineSi chiama “Rigenera” il nuovo dispositivo medico, con certificazione CE, per la rigenerazione dei tessuti, messo a punto dai dottori Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino.

“Rigenera” è una tecnologia chirurgica che in modo semplice, etico, legale e rapido riesce ad aiutare la rigenerazione dei tessuti.

Il protocollo “Rigenera” ha come principali campi applicativi la chirurgia oro-maxillo facciale e la dermatologia, ma la duttilità di questa nuova tecnologia apre nuovi spiragli alla rigenerazione clinica. L’utilizzo di progenitori cellulari può invadere i più ampi spazi della pratica clinica, come ad esempio quella ortopedica, plastica, cardiochirurgica ecc.

Utilizzando “Rigenera” in un solo tempo chirurgico, il paziente è nello stesso momento il donatore e l’accettore di micro-innesti calibrati; questa procedura arricchisce in modo significativo il numero di cellule progenitrici nel sito chirurgico che necessita di essere rigenerato.

Come può essere utilizzato “Rigenera”
L’innovazione del metodo “Rigenera” consiste nel rendere economico, rapido, sicuro e trasportabile un procedimento clinico che altrimenti sarebbe complesso e costoso, oltre che pericoloso. Un esempio chiaro può essere rappresentato dall’utilizzo del macchinario in ambito cardiochirurgico.
Quando si realizza un trapianto cardiaco utilizzando, ad esempio, un cuore animale devono essere effettuate diverse manipolazioni. Il cuore deve essere decellularizzato e devono essere reimpiantate le cellule umane. Il risultato di questo tipo di operazione è certamente costoso e può essere pericoloso. Utilizzando “Rigenera”, invece, verrebbero saltate le manipolazioni, diminuendo non solo i tempi chirurgici ma anche i rischi, poiché il donatore sarebbe lo stesso paziente.

Chi può utilizzare “Rigenera”
Una tecnologia alla portata di tutti, non solo dei pazienti poiché economico, ma anche dei medici sia per la semplicità di utilizzo sia perché è possibile trasportare il macchinario. “Rigenera” infatti è stata pensata per essere mobile, è grande quanto un notebook portatile ed il filtro è monouso e sterile.

Caratteristiche queste che hanno fatto sì che il macchinario, sebbene immesso sul mercato da poco, sia già stato richiesto e venduto negli Stati Uniti, in Sud Africa, in Giappone, in Sud America, oltre che in Europa.

Un successo made in Italy
Un successo tutto italiano che sfrutta al meglio le risorse del “made in italy”, innanzitutto perché i dottori Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino che hanno messo a punto il dispositivo medico sono due giovani ricercatori che, nonostante i successi ed i riconoscimenti all’estero, hanno deciso di rimanere in Italia sia per proseguire le loro carriere, sia per sviluppare la loro innovativa idea. Un lavoro complesso che ha visto i due dottori impegnati negli ultimi dieci anni in test clinici e pubblicazione dei risultati in numerosi articoli scientifici. L’impegno non è stato vano poiché “Rigenera” ha ottenuto la certificazione CE come dispositivo medico.

Non solo. La tecnologia utilizzata per il macchinario è tutta prodotta in Italia da piccole aziende di eccellenza che hanno lavorato per anni nel settore automotive e che si sono messe in gioco con la micromeccanica chirurgica.

Il risultato di questa sinergia, anche con imprenditori torinesi (CTSV) già noti per la loro esperienza nelle tecnologie per diagnostica medica, ha reso possibile la realizzazione di un prodotto tecnologico altamente avanzato che, dopo la certificazione CE, si sta facendo spazio anche nel mercato internazionale.

«La ricerca diventa realtà – dichiara il dott. Graziano – nel senso che “Rigenera” è un nuovo approccio alla medicina ed alla formazione medica. Ad oggi uno maggiori problemi della medicina è il gap che deve essere ricolmato tra la teoria e la pratica, tra la pratica diagnostica e quella clinica. “Rigenera” è l’anello mancante tra il lavoro in laboratorio, l’ingegneria tessutale e quella che è la normale attività di clinica chirurgica».

Gli ideatori
Dr Antonio Graziano
Dottore di Ricerca in Scienze Odontostomatologiche.
Adjunct Assistant Professor – Temple University, Philadelphia, USA.
Consulente Tecnico Tribunale di Torino.
Professore a Contratto del Master in Parodontologia, direttore Prof.M.Aimetti – Università di Torino-Dental School.

https://www.studioassociatograzianodaquino.it/dr_graziano.html

Dr Riccardo D’Aquino
Il Dr d’Aquino è specialista in Chirurgia Odontostomatologica ed esperto in implantologia e rigenerazione ossea.

https://www.studioassociatograzianodaquino.it/dr_daquino.html

Napoletani di origine i dottori vivono a Torino e lavorano presso lo Studio associato Romagnoli, Graziano, D’Aquino.

Rigenera su Blasting News

Articolo integrale su:

http://news.supermoney.eu/salute/2013/11/tecnologie-mediche-e-tutto-italiano-il-nuovo-dispositivo-chirurgico-rigenera-0043334.html

Tecnologie mediche, è tutto italiano il nuovo dispositivo chirurgico Rigenera

20-11-2013 – Eleonora Gitto
Tecnologie mediche, è tutto Made in Italy il dispositivo chirurgico Rigenera in grado da solo di rigenerare i tessuti.

immagini

Tecnologie mediche, Rigenera è Made in Italy Tecnologie mediche, è tutto italiano il nuovo dispositivo chirurgico Rigenera

Le tecnologie mediche stanno facendo passi da giganti ovunque e l’Italia, in fatto di genio e competenze, mostra di non essere seconda a nessun altro Paese del mondo. Infatti, è tutto Made in Italy il nuovo dispositivo chirurgico Rigenera che da solo è in grado di rigenerare i tessuti.

Realizzato da due giovani medici ricercatori, Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino, Rigenera rappresenta una nuova frontiera nell’ambito della medicina e della chirurgia.

Le nuove tecnologie mediche, che cos’è Rigenera

Si tratta di una nuova tecnologia chirurgica che aiuta i tessuti a rigenerarsi. Il dispositivo ha già ricevuto la certificazione CE e ha due campi di applicazione: la chirurgia oro maxillo facciale e la dermatologia. Ma giacché utilizza progenitori cellulari, il suo campo di applicazione sicuramente si allargherà alla plastica, alla cardiochirurgia e all’ortopedia.

Utilizzo di Rigenera

Fra le nuove tecnologie mediche, non vi è dubbio che Rigenera è destinato a portare cambiamenti epocali. Un metodo veloce e del tutto sicuro che, in più ha il vantaggio della trasportabilità perché non è più grande di un notebook.

In campo cardiochirurgico, per esempio, Rigenera può fare davvero la differenza. Nei trapianti cardiaci, infatti, si possono evitare tutte quelle operazioni che rendono lungo, costoso e molto pericoloso un intervento. Soprattutto, però, elimina un passaggio fondamentale: la necessità di un donatore. Un cuore animale durante un intervento tradizionale deve essere privato delle sue cellule per essere sostituite con quelle umane. Rigenera, invece, consente di eliminare tutte queste farraginose manipolazioni riducendo tempi e rischi e non solo, perché con questo dispositivo il donatore è il paziente stesso.

Rigenera, il genio targato Italia

Che fra le tecnologie mediche questa sia quella che ha destato più interesse in campo mondiale è dimostrato dal fatto che, nonostante sia stato sperimentato da poco, Rigenera è stato già venduto già non solo nel Vecchio Continente, ma anche in America, in Giappone e in Sud Africa.
Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino, i due giovani ricercatori che lo hanno realizzato, per fortuna hanno deciso di rimanere in Italia per lavorare alla loro idea. E sono italiani non solo gli ideatori del dispositivo medico, ma anche tutta la tecnologia usata per costruire l’intero dispositivo. Questo a dimostrazione che il Made in Italy mostra delle eccellenze anche nelle piccole aziende che non disdegnano di mettersi gioco e di sperimentare, come in questo caso. Infatti, le aziende che hanno prodotto tutti i pezzi di Rigenera erano specializzate in auto motive, un settore sicuro. Eppure non ci hanno penato due volte a voltare pagina affrontando l’incerto della micromeccanica chirurgica.

Il lavoro sinergico dei due ricercatori, delle aziende e anche degli imprenditori di Torino (CTSV) già esperti di tecnologie mediche per la diagnostica, ha permesso di ottenere Rigenera, il prodotto tutto italiano che ha già conquistato il mercato internazionale.

Nasce a Torino il nuovo dispositivo Rigenera – Torino Today

La semplicità dell’innovazione chirurgica nata dall’idea di due giovani ricercatori italiani e venduta in tutto il mondo

Si chiama “Rigenera” il nuovo dispositivo medico, con certificazione CE, per la rigenerazione dei tessuti, messo a punto dai dottori Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino.

“Rigenera” è una tecnologia chirurgica che in modo semplice, etico, legale e rapido riesce ad aiutare la rigenerazione dei tessuti.

Il protocollo “Rigenera” ha come principali campi applicativi la chirurgia oro-maxillo facciale e la dermatologia, ma la duttilità di questa nuova tecnologia apre nuovi spiragli alla rigenerazione clinica. L’utilizzo di progenitori cellulari può invadere i più ampi spazi della pratica clinica, come ad esempio quella ortopedica, plastica, cardiochirurgica ecc.

Utilizzando “Rigenera” in un solo tempo chirurgico, il paziente è nello stesso momento il donatore e l’accettore di micro-innesti calibrati; questa procedura arricchisce in modo significativo il numero di cellule progenitrici nel sito chirurgico che necessita di essere rigenerato.

Come può essere utilizzato “Rigenera”

L’innovazione del metodo “Rigenera” consiste nel rendere economico, rapido, sicuro e trasportabile un procedimento clinico che altrimenti sarebbe complesso e costoso, oltre che pericoloso. Un esempio chiaro può essere rappresentato dall’utilizzo del macchinario in ambito cardiochirurgico.

Quando si realizza un trapianto cardiaco utilizzando, ad esempio, un cuore animale devono essere effettuate diverse manipolazioni. Il cuore deve essere decellularizzato e devono essere reimpiantate le cellule umane. Il risultato di questo tipo di operazione è certamente costoso e può essere pericoloso. Utilizzando “Rigenera”, invece, verrebbero saltate le manipolazioni, diminuendo non solo i tempi chirurgici ma anche i rischi, poiché il donatore sarebbe lo stesso paziente.

Chi può utilizzare “Rigenera”

Una tecnologia alla portata di tutti, non solo dei pazienti poiché economico, ma anche dei medici sia per la semplicità di utilizzo sia perché è possibile trasportare il macchinario. “Rigenera” infatti è stata pensata per essere mobile, è grande quanto un notebook portatile ed il filtro è monouso e sterile.

Caratteristiche queste che hanno fatto sì che il macchinario, sebbene immesso sul mercato da poco, sia già stato richiesto e venduto negli Stati Uniti, in Sud Africa, in Giappone, in Sud America, oltre che in Europa.

Un successo made in Italy

Un successo tutto italiano che sfrutta al meglio le risorse del “made in italy”, innanzitutto perché i dottori Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino che hanno messo a punto il dispositivo medico sono due giovani ricercatori che, nonostante i successi ed i riconoscimenti all’estero, hanno deciso di rimanere in Italia sia per proseguire le loro carriere, sia per sviluppare la loro innovativa idea. Un lavoro complesso che ha visto i due dottori impegnati negli ultimi dieci anni in test clinici e pubblicazione dei risultati in numerosi articoli scientifici. L’impegno non è stato vano poiché “Rigenera” ha ottenuto la certificazione CE come dispositivo medico.

Non solo. La tecnologia utilizzata per il macchinario è tutta prodotta in Italia da piccole aziende di eccellenza che hanno lavorato per anni nel settore automotive e che si sono messe in gioco con la micromeccanica chirurgica.

Il risultato di questa sinergia, anche con imprenditori torinesi (CTSV) già noti per la loro esperienza nelle tecnologie per diagnostica medica, ha reso possibile la realizzazione di un prodotto tecnologico altamente avanzato che, dopo la certificazione CE, si sta facendo spazio anche nel mercato internazionale.

«La ricerca diventa realtà – dichiara il dott. Graziano – nel senso che “Rigenera” è un nuovo approccio alla medicina ed alla formazione medica. Ad oggi uno maggiori problemi della medicina è il gap che deve essere ricolmato tra la teoria e la pratica, tra la pratica diagnostica e quella clinica. “Rigenera” è l’anello mancante tra il lavoro in laboratorio, l’ingegneria tessutale e quella che è la normale attività di clinica chirurgica».

Gli ideatori

Dr Antonio Graziano

Dottore di Ricerca in Scienze Odontostomatologiche.

Adjunct Assistant Professor – Temple University, Philadelphia, USA.

Consulente Tecnico Tribunale di Torino.

Professore a Contratto del Master in Parodontologia, direttore Prof.M.Aimetti – Università di Torino-Dental School.

https://www.studioassociatograzianodaquino.it/dr_graziano.html

Dr Riccardo D’Aquino

Il Dr d’Aquino è specialista in Chirurgia Odontostomatologica ed esperto in implantologia e rigenerazione ossea.

https://www.studioassociatograzianodaquino.it/dr_daquino.html

Napoletani di origine i dottori vivono a Torino e lavorano presso lo Studio associato Romagnoli, Graziano, D’Aquino.

articolo tratto da Torino – Today
http://www.torinotoday.it/cronaca/nasce-a-torino-rigenera.html

Torino – Cafè parla di Rigenera

Tecnologie mediche, è tutto Torinese il nuovo dispositivo chirurgico Rigenera

Le tecnologie mediche stanno facendo passi da giganti ovunque e l’Italia, in fatto di genio e competenze, mostra di non essere seconda a nessun altro Paese del mondo. Infatti, è tutto Made in Italy il nuovo dispositivo chirurgico Rigenera che da solo è in grado di rigenerare i tessuti.

Realizzato da due giovani medici ricercatori, Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino, Rigenera rappresenta una nuova frontiera nell’ambito della medicina e della chirurgia.

Le nuove tecnologie mediche, che cos’è Rigenera

Si tratta di una nuova tecnologia chirurgica che aiuta i tessuti a rigenerarsi. Il dispositivo ha già ricevuto la certificazione CE e ha due campi di applicazione: la chirurgia oro maxillo facciale e la dermatologia. Ma giacché utilizza progenitori cellulari, il suo campo di applicazione sicuramente si allargherà alla plastica, alla cardiochirurgia e all’ortopedia.

Utilizzo di Rigenera

Fra le nuove tecnologie mediche, non vi è dubbio che Rigenera è destinato a portare cambiamenti epocali. Un metodo veloce e del tutto sicuro che, in più ha il vantaggio della trasportabilità perché non è più grande di un notebook.

In campo cardiochirurgico, per esempio, Rigenera può fare davvero la differenza. Nei trapianti cardiaci, infatti, si possono evitare tutte quelle operazioni che rendono lungo, costoso e molto pericoloso un intervento. Soprattutto, però, elimina un passaggio fondamentale: la necessità di un donatore. Un cuore animale durante un intervento tradizionale deve essere privato delle sue cellule per essere sostituite con quelle umane. Rigenera, invece, consente di eliminare tutte queste farraginose manipolazioni riducendo tempi e rischi e non solo, perché con questo dispositivo il donatore è il paziente stesso.

Rigenera, il genio targato Italia

Che fra le tecnologie mediche questa sia quella che ha destato più interesse in campo mondiale è dimostrato dal fatto che, nonostante sia stato sperimentato da poco, Rigenera è stato già venduto già non solo nel Vecchio Continente, ma anche in America, in Giappone e in Sud Africa.

Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino, i due giovani ricercatori che lo hanno realizzato, per fortuna hanno deciso di rimanere in Italia per lavorare alla loro idea. E sono italiani non solo gli ideatori del dispositivo medico, ma anche tutta la tecnologia usata per costruire l’intero dispositivo. Questo a dimostrazione che il Made in Italy mostra delle eccellenze anche nelle piccole aziende che non disdegnano di mettersi gioco e di sperimentare, come in questo caso. Infatti, le aziende che hanno prodotto tutti i pezzi di Rigenera erano specializzate in auto motive, un settore sicuro. Eppure non ci hanno penato due volte a voltare pagina affrontando l’incerto della micromeccanica chirurgica.

Il lavoro sinergico dei due ricercatori, delle aziende e anche degli imprenditori di Torino (CTSV) già esperti di tecnologie mediche per la diagnostica, ha permesso di ottenere Rigenera, il prodotto tutto italiano che ha già conquistato il mercato internazionale.

Articolo integrale al link:

http://www.torinocafe.it/tecnologie-mediche-e-tutto-torinese-il-nuovo-dispositivo-chirurgico-rigenera/

Il Denaro Online – Articolo sul Dr. Graziano e sul Dr. D’Aquino

Il Denaro Online parla dei Dottori Graziano e d’Aquino e della loro scoperta nel campo della rigenerazione dei tessuti denominata Rigenera

ecco l’articolo integrale del Denaro Online

Si chiama Rigenerail nuovo dispositivo medico, con certificazione Ce, per la chirurgia e la rigenerazione dei tessuti, messo a punto da Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino, due giovani ricercatori napoletani. Antonio Graziano è dottore di ricerca in Scienze odontostomatologiche e assistente alla Temple University di Philadelphia professore a contratto del master in Parodontologia e Riccardo D’Aquino specialista in Chirurgia odontostomatologica ed esperto in implantologia e rigenerazione ossea. Napoletani di origine i dottori vivono e lavorano tra Napoli e Torino presso lo Studio associato Romagnoli, Graziano, D’Aquino.

Tecnologia innovativa
Rigenera è una tecnologia chirurgica che, in modo semplice, etico, legale e rapido riesce ad aiutare la rigenerazione dei tessuti. Il protocollo unisce la chirurgia alle tecniche di trapianto delle cellule staminali endogene. Rigenera ha come principali campi applicativi la chirurgia oro-maxillo facciale e la dermatologia, ma la duttilità di questa nuova tecnologia apre nuovi spiragli alla rigenerazione clinica. L’utilizzo di progenitori cellulari può invadere i più ampi spazi della pratica clinica, come ad esempio quella ortopedica, plastica, cardiochirurgica. Utilizzando Rigenera in un solo tempo chirurgico il paziente è nello stesso momento il donatore e l’accettore di micro-innesti calibrati.
Questa procedura arricchisce in modo significativo il numero di cellule progenitrici nel sito chirurgico che necessita di essere rigenerato. “L’innovazione del metodo – dicono i ricercatori – consiste nel rendere economico, rapido, sicuro e trasportabile un procedimento clinico che altrimenti sarebbe complesso e costoso, oltre che pericoloso. Un esempio chiaro può essere rappresentato dall’utilizzo del macchinario in ambito cardiochirurgico. Quando si realizza un trapianto cardiaco utilizzando, ad esempio, un cuore animale devono essere effettuate diverse manipolazioni. Il cuore deve essere decellularizzato e devono essere reimpiantate le cellule umane. Il risultato di questo tipo di operazione è certamente costoso e può essere pericoloso. Utilizzando Rigenera, invece, verrebbero saltate le manipolazioni, diminuendo non solo i tempi chirurgici ma anche i rischi, poiché il donatore sarebbe lo stesso paziente”.

Chi può utilizzare Rigenera
Una tecnologia alla portata di tutti, non solo dei pazienti poiché economico, ma anche dei medici sia per la semplicità di utilizzo sia perché è possibile trasportare il macchinario. Rigenera infatti è stata pensata per essere mobile, è grande quanto un notebook portatile ed il filtro è monouso e sterile.Caratteristiche queste che hanno fatto sì che il macchinario, sebbene immesso sul mercato da poco, sia già stato richiesto e venduto negli Stati Uniti, in Sud Africa, in Giappone, in Sud America, oltre che in Europa.

Un successo made in Italy
Antonio Graziano e Riccardo D’Aquino che hanno messo a punto il dispositivo medico sono due giovani ricercatori che, nonostante i successi ed i riconoscimenti all’estero, hanno deciso di rimanere in Italia sia per proseguire le loro carriere, sia per sviluppare la loro innovativa idea. Un lavoro complesso che ha visto i due impegnati negli ultimi dieci anni in test clinici e pubblicazione dei risultati in numerosi articoli scientifici. Non solo. La tecnologia utilizzata per il macchinario è tutta prodotta in Italia da piccole aziende di eccellenza che hanno lavorato per anni nel settore automotive e che si sono messe in gioco con la micromeccanica chirurgica.
Il risultato di questa sinergia, anche con imprenditori torinesi (CTSV) già noti per la loro esperienza nelle tecnologie per diagnostica medica, ha reso possibile la realizzazione di un prodotto tecnologico altamente avanzato che, dopo la certificazione CE, si sta facendo spazio anche nel mercato internazionale. La ricerca – dichiara Graziano – è un nuovo approccio alla medicina ed alla formazione medica. Rigenera è l’anello mancante tra il lavoro in laboratorio, l’ingegneria tessutale e quella che è la normale attività di clinica chirurgica.

http://denaro.it/blog/2013/12/10/chirurgia-del-futuro-da-napoli-rigenera/